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Lectio Magistralis

Innovazione, ambiente ed etica: la grande scommessa per il nostro futuro
Il caso bioplastiche
Catia Bastioli. Introduce: Manuela Arata

La sfida del nostro tempo consiste nel ricercare soluzioni valide e durature rispetto a quattro temi fondamentali dello sviluppo globale: la scarsità delle risorse energetiche, e in particolare la limitatezza delle scorte di petrolio;i mutamenti climatici, con il relativo aumento delle temperature e innalzamento del livello degli oceani; il pesante deficit competitivo del settore agricolo, che negli ultimi cento anni è passato da produttore a grande consumatore di energia; infine, l’ingresso dei paesi asiatici nella competizione mondiale in una logica di globalizzazione economica, ma non sociale o ambientale, un serio rischio per la qualità della vita di paesi come il nostro. Tutti e quattro i fenomeni sono imputabili in grandissima parte agli effetti di un modello di vita di tipo dissipativo che spinge tutti noi a bruciare in tempi sempre più brevi e in quantità crescente le limitate risorse naturali trasformandole in rifiuti. Non c’è dubbio alcuno, quindi, che la rotta vada invertita e che vadano trovati modelli di sviluppo in grado di conservare le risorse del pianeta preservando e aumentando la qualità della vita dei suoi abitanti. Potremo concretamente contribuire al problema se riusciremo a diffondere una cultura dell’innovazione, incidendo sul modo di produrre le materie prime, sulla verticalizzazione di intere filiere agro-industriali, sul modo di usare i prodotti e di smaltirli e, soprattutto, se crescerà in ognuno di noi la volontà di preservare e rispettare l’ambiente che ci circonda, che è patrimonio di tutti noi e delle generazioni che verranno. Un sistema conservativo in cui tutto si possa utilizzare, migliorandone le prestazioni e abbattendo l’impatto ambientale: è questo il modello a cui dobbiamo puntare, e verso il quale dobbiamo convogliare i nostri sforzi di innovazione. Senza mai dimenticare che alla base dello sviluppo economico devono risiedere rispetto e tutela per l’uomo e per il territorio.

Catia Bastioli
Vincitrice del premio Inventore Europeo dell'Anno 2007. Laureata in Chimica pura all’Università di Perugia nel 1981, ha frequentato la Scuola NATO Membrane Science and Processes e la Scuola di Direzione Aziendale Bocconi. Dal 1984 è stata responsabile prima del Progetto Strategico Montedison sui Materiali Compositi, poi del Progetto Materiali Biodegradabili da risorse Rinnovabili, presso il Centro di Ricerca e Tecnologia Ferruzzi (FERTEC). Dal 1991 è dirigente dell'azienda chimica Novamont, prima come Direttore della Divisione Ricerca & Sviluppo, poi come Direttore Tecnico e dal 2004 come Amministratore Delegato della stessa. Ha realizzato 80 tra brevetti e domande di brevetto nei polimeri sintetici e naturali. Principale prodotto sviluppato da Novamont è il Mater-Bi, una bioplastica biodegradabile e compostabile naturalmente a basso impatto ambientale.'


Manuela Arata
Presidente del Festival della Scienza.'


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Area tematica
Le diversità della tecnologia

Da 15 anni

il 3 novembre, alle 15:00

Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio

Ingresso: Biglietti Festival

Prenotazione: consigliata

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